Le parole della stessa Chiara Condello ci illuminano sul percorso che fanno le sue viti, le sue uve e il suo vino. A voi il piacere di degustarlo con dei tortelli al ragù di cinghiale.

Il più classico della selezione Don Papa. La dolcezza della canna da zucchero viene smorzata dalle note leggermente affumicate del legno di botte di rovere.

Quelo che un tempo si chiamava tocai friulano da qualche anno si chiama solo friulano e ci ricorda perfettamente il terroir dove nasce. Vitigno leggermente sapido si adatta molto bene anche alla cucina orientale.

Da spalmare su una fetta di pane scuro ai cereali.